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POLCENIGO

S.L.M.
Sopra il livello del mare

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Piazza Plebiscito

DOMENICA 1 SETTEMBRE, MATTINA

FLASHMOB di canto lirico con

Silvia Celadin soprano

Riccardo Gatto tenore

Alberto Zanetti baritono

 Ingresso Gratuito 

S.L.M. SOPRA IL LIVELLO DEL MARE

Silvia Celadin, Riccardo Gatto, Alberto Zanetti

 

Un flash mob, per sua natura, è imprevedibile e così anche la performance S.L.M. – Sopra il livello del marein programma in piazza Plebiscito arriverà inaspettata a coinvolgere il pubblico. L’unica anticipazione che si può formulare è che l’evento si terrà in mattinata, quando a sua insaputa il pubblico diverrà parte della scena, naturalmente coinvolto dalla voce e dai movimenti dei cantanti. Il repertorio musicale viene interpretato da artisti lirici professionisti che cantano alcune celebri arie o duetti del repertorio operistico italiano (e non solo). Attraverso la folla e i passanti, ciascun cantante si svelerà gradualmente interpretando la sua aria per poi riunirsi in un medley coinvolgente che concluderà la performance

 

Silvia Celadin, soprano, debutta prendendo parte nell'opera Ifigenia in Tauride presso il Teatro Goldoni di Venezia, successivamente si esibisce nell'opera Amahl and the night visitors di G. Menotti presso il Teatro Sociale di Rovigo e in Francia presso il Grand Theater di Corbeille-Essonne.

Successivamente si esibisce come solista in varie opere di repertorio in vari teatri in Italia e all’estero. Registra per l'etichetta americana Titanic Records le Chansons de Jeunesse di Debussy con il pianista Lucas Wong e pubblica inoltre per la EMA VINCI CLASSICA il disco Vertigine, dedicato alla musica da camera contemporanea e per l'etichetta IMD il disco My favorite Chistmas Songs in una rivisitazione moderna dei grandi classici natalizi.
 

Riccardo Gatto tenore, nato a Venezia, parallelamente alla laurea in Economia, ha intrapreso gli studi musicali al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia con Stella Silva e, successivamente con i tenori Vittorio Terranova e Giacomo Aragall a Barcellona e Vienna. Ha frequentato numerose masterclass con artisti come Roberto Scandiuzzi, Giuseppe Sabbatini, Mariella Devia. Finalista in numerosi importanti concorsi lirici internazionali come il Concorso Spiros Argiris (2011), il Concorso Ottavio Ziino (2013) e il Toti dal Monte di Treviso (2014), è stato vincitore del Concorso Silvano Pagliuca (2010), del Concorso Martinelli-Pertile (2011) e, più recentemente, del Premio Etta Limiti (2014) e del Concorso Riccardo Zandonai (2014). Ospite del Festival della Valle d'Itria di Martina Franca, nel 2013 nella riscoperta Ambizione delusa di Leonardo Leo come Lupino, ottenendo un ottimo successo di pubblico e critica.

Recentemente è stato Lensky in Eugene Onegin al Teatro di Magnitogorsk, Roméo in Roméo et Juliette di Gounod a San Paolo in Brasile, Mario Cavaradossi in Tosca al Pienza Opera Festival e Alfredo in La Traviata all’Amman Opera festival in Giordania.

Alberto Zanetti, baritono, si diploma in canto presso il conservatorio Cesare Pollini di Padova e si perfeziona con il soprano K. Ricciarelli. Nel 2006 partecipa al 5° Concorso Lirico Internazionale della Romanza da Salotto a Conegliano Veneto e si aggiudica il primo premio assoluto nella sezione dedicata a Venezia e il primo premio dedicato ai compositori del '900, oltre che il terzo premio nella sezione dedicata al compositore P. A. Tirindelli. 

Nel 2011 è scelto come Figaro ne Il Barbiere di Siviglia di Rossini al Concorso Spiros Argiris di Sarzana e nel febbraio 2015 debutta anche il ruolo di Bartolo al Teatro Victoria Eugenia di San Sebastian. Nel repertorio Mozartiano ha interpretato i ruoli più importanti in alcuni fra i teatri più prestigiosi d’Italia. 

Nel repertorio sacro e oratoriale si è distinto nel Requiem di Mozart, Messiah di Haendel e Messa in Si minore di Bach.

Nel 2022 partecipa alla trasmissione di Rai2 IL COLLEGIO 7 come insegnante di Musica e Canto Corale.

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Comune di POLCENIGO

Borgo dal notevole fascino, riunisce nel suo territorio anche un sito Unesco

La posizione strategica del territorio polcenighese e le sue risorse naturali hanno fatto di Polcenigo un luogo adatto agli insediamenti umani sin dai tempi preistorici. Il comune è di rilevante interesse turistico per un concorso di elementi storici, artistici, naturali, di ospitalità e di ristorazione, alcuni dei quali eccezionali. Qui ha sede il Museo dell'Arte Cucinaria, in ricordo delle generazioni di cuochi emigrate in tutto il mondo.

Considerato uno dei Borghi più belli d'Italia, confina con la Foresta del Cansiglio, ove troviamo 3 malghe attive e numerose casere custodite da associazioni. Il suo legame con l'acqua è estremamente forte. Di indiscutibile fascino sono le sorgenti del Gorgazzo, acque dal colore cristallino che scaturiscono da una cavità carsica. Non lontano, si possono ammirare le ampie e scenografiche sorgenti del fiume Livenza che, pur affiorando a poche decine di metri sul livello del mare, danno origine ad un corso d'acqua di notevole portata. In tale scenario sorge la Chiesa della SS. Trinità, costruita tra il Trecento e il Cinquecento, che ospita al suo interno un maestoso altare ligneo del seicento con un'edicola di Domenico da Tolmezzo (del 1496), un pregevole coro ligneo, varie pale d'altare e numerosi affreschi.

Tra Polcenigo e Caneva, si può ammirare Palù di Livenza, sito paleolitico tra i più antichi dell'Italia settentrionale che ha ottenuto nel 2011 l'iscrizione alle liste Unesco per i "Siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino”. Su una superficie di circa 65 ettari si estende il Parco Rurale di San Floriano, unico esempio di parco naturale e rurale esistente in Italia, una riserva guidata e didattica sia per la flora che per la fauna locale, alla cui sommità sorge una chiesa antecedente l'anno Mille, con all'interno una pregevole serie di affreschi. Numerose le aziende agricole con produzioni locali di nicchia, quali le produzioni di zafferano, frutta e trasformazioni delle carni da abili norcini. Appuntamento tipicamente polcenighese è quello tricentenario della sagra dei Thést (“cesti”), più in generale, del vimine, del giunco e della rafia, che si tiene la prima domenica di settembre.

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